Coinvolgente passeggiata archeologica al Riparo di Monte Terlago

Domenica 28 maggio 2023

Dopo il rinvio dovuto al maltempo, a distanza di una settimana, una bella mattinata di sole ha accolto un folto ed eterogeneo gruppo di partecipanti alla passeggiata archeologica organizzata dal Gruppo culturale Cesare Nereo Garbari. Al ritrovo presso l’area parcheggio sopra l’abitato di Monte Terlago, puntuale alle ore 9, il ricercatore del MUSE dott. Stefano Neri ci ha accolto e accompagnato per una breve ma intensa passeggiata.

La meta da raggiungere era il “bus dela vecia” un riparo sottoroccia a circa 900 metri di quota oggetto di una campagna di scavi archeologici. Lungo il percorso dott. Neri ha parlato del periodo post-glaciale e di come la forza dell’acqua ha modellato la valle.

Giunti al sito, ha fatto notare che il riparo si trova in un luogo strategico in quanto offre la possibilità di godere di un ampio panorama su tutta la Valle dei Laghi consentendo il controllo del territorio. Il riparo è stato utilizzato dall’uomo fin dall’età preistorica e per circa 7000 anni. La prima indagine è stata avviata nel 2009 e quasi in superficie è stata rinvenuta una moneta romana.

Tutto il gruppo ha avuto l’opportunità di accedere al sito superando la recinzione che lo delimita, sotto una tettoia in legno e ha avuto modo di ammirare da vicino lo scavo archeologico. L’area interessata è di circa 50 mq, lo scavo si spinge fino alla profondità di 2,80 cm. Tramite lo studio delle rocce sedimentate e l’analisi stratigrafica si è riusciti a ricostruire la storia della frequentazione del riparo. Le tracce più antiche sono riferibili al periodo mesolitico circa 8500/9500 a.C., questo periodo è testimoniato dalla presenza di una grande quantità di selci scheggiate probabilmente provenienti dalla cava di selce nella conca di Terlago. Durante l’età dei metalli il riparo è stato utilizzato per l’attività fusoria con forni, sfruttando il vicino corso d’acqua e la presenza costante del vento che alimentava il fuoco. Nei periodi successivi è stato utilizzato come ricovero per i pastori.

Il dott. Neri ha mostrato e fatto toccare ai presenti alcuni reperti rinvenuti nel sito: una selce scheggiata, alcuni pezzi di terracotta grezza, un osso di origine animale. Al termine della spiegazione e dopo aver risposto a numerose curiosità e domande la visita è terminata e ognuno è tornato a valle con il proprio passo. Vogliamo ringraziare il ricercatore del Muse dott. Stefano Neri per il modo in cui è riuscito a catalizzare l’attenzione degli adulti e dei bambini presenti e a trasmettere la passione per la ricerca storica.